Il Regolamento F-gas n. 517/2014 (in vigore dal 1° gennaio 2015) ha posto come obiettivo la riduzione progressiva dei gas fluorurati ad effetto serra entro il 2030. Questa riduzione, chiamata "phase down", avrà un impatto importante nel settore della climatizzazione e della refrigerazione tale da mutare il modo di utilizzare i gas refrigeranti.
Ad oggi il gas refrigerante più utilizzato nel settore della climatizzazione è l'R-410 A, il quale ha un impatto ambientale notevole in quanto il suo GWP (potenziale di riscaldamento globale) è molto elevato.
In alternativa al R-410A, i grandi produttori hanno scelto R32, gas fluorurato ad effetto serra, con impatto ambientale decisamente minore rispetto al R-410A.
Il potenziale di riscaldamento globale (GWP) è un numero che esprime l'impatto potenziale che un determinato refrigerante avrebbe sul riscaldamento globale se venisse rilasciato in atmosfera, ossia qualora ci fossero delle perdite.
Nonostante tale impatto possa essere eliminato evitando perdite e garantendo il corretto recupero del gas refrigerante al termine del suo ciclo di vita, la scelta di un refrigerante con un minore GWP riduce il rischio ambientale in caso di perdite.
Inoltre, il Regolamento F-gas vieta l'utilizzo, a partire dal 2025, di refrigeranti con GWP superiore a 750 nei climatizzatori monosplit con carica refrigerante inferiore ai 3 kg.
Il GWP non è, però, l'unico parametro da tenere in considerazione, ma si devono tenere presente anche altri fattori, quali efficienza energetica, sicurezza e accessibilità. Per esempio, un refrigerante con basso GWP ma che utilizza più energia non è una buona soluzione in quanto risulterebbe comunque dannoso dal punto di vista dell'impatto ambientale.
Data la scelta di molti produttori, come Daikin, nell'utilizzare l'R-32, esaminiamo le caratteristiche di questo f-gas, unitamente alle operazioni di installazione e manutenzione, rispetto a quelle dell'R-410A.
L'R-32 è refrigerante puro, appartiene alla categoria dei refrigeranti a bassa infiammabilità e bassa tossicità, utilizzabile in modo sicuro nella maggior parte delle pompe di calore e dei climatizzatori.
Le modalità di installazione e manutenzione di apparecchiature a R-32 sono molto simili a quelle a R-410A: vediamole in dettaglio.
L'installazione è identica a quella delle apparecchiature con R-410A, così come i collegamenti idraulici; pertanto è possibile utilizzare le tubazioni esistenti, incluse quelle dei vecchi modelli con R-22 e R-407. Tuttavia, esistono indicazioni aggiuntive relative alla dimensione minima del locale per alcuni modelli di apparecchi con R-32. È compito del fabbricante fornire queste indicazioni.
Per quanto riguarda la carica del refrigerante, l'R-32 è più semplice da gestire in quanto può essere caricato sia allo stato gassoso che liquido, impossibile con l'R-410A che deve essere caricato sempre allo stato liquido.
La strumentazione necessaria per installazione e manutenzione per modelli con R-32 è la stessa che si utilizza per modelli funzionanti a R-410A; è importane controllare che manometri, rilevatori di fughe e pompe di recupero possano essere utilizzate anche con R-32. In caso di dubbio, verificare con il fornitore.
L'R-32 rappresenta, ad oggi, la soluzione ideale per raggiungere gli obiettivi del Regolamento F-gas.
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